Bologna, 2014. Cm. 20x12, pp. 177, br.
Il libro rievoca la vita e le imprese leggendarie di Annibale, il condottiero cartaginese che nel corso della seconda guerra punica (218-201 a. C.) inflisse ai Romani una serie di spaventose disfatte, per poi essere sconfitto da Scipione a Zama. Ne emerge la figura di un generale fra i più grandi di ogni tempo, genio militare innovativo dalle insuperate doti di condottiero, dotato di sicura padronanza delle concezioni tattiche più raffinate.
Roma, Carocci, 2012. Cm. 21x13, pp. 191, br.
Il libro ripercorre la storia e la fortuna del mito di Antigone dall'epoca classica, segnata dalle tragedie di Sofocle ed Euripide, fino al XX secolo, mettendone in luce di volta in volta le molteplici e talvolta contraddittorie interpretazioni.
Roma, Anicia, 2012. Cm. 23x15, pp. 290, figg. in nero n. t., br.
Il Cursus Conimbricensis, commento a stampa di otto libri del corpus aristotelico per l'uso didattico, è il prodotto culturale più rilevante del Collegio di Coimbra, a sua volta tra le esperienze più rilevanti dell'educazione gesuita negli anni della sua messa a punto. Il Cursus è qui indagato nelle circostanze della sua composizione, nel suo contesto storico-politico e nelle questioni aperte della sua impostazione concettuale.
Torino, 2014. Cm. 22x14, pp. xxxii-597, tavv. 19 a col. f. t. e figg. 34 in nero n. t., cart. e sovrac.
L'autore ricostruisce la storia e le peculiariassime forme dell'universo cinese alla luce dei diversi tentativi di rendere omogenei territori immensi, lingue ed etnie molteplici, culture disparate: dall'invenzione della tradizione confuciana alla creazione dell'impero unitario, fino alla sfrenata violenza del totalitarismo e al nazionalismo contemporaneo.
Roma-Bari, 2013. Cm. 21x14, pp. 214, br. e sovrac.
Prendendo spunto dai colpi di stato oligarchici del 411 e del 404 che vedono, ad Atene, salire alla ribalta politica di Atene una nuova classe di uomini di potere dedita soltanto ai propri interessi personali. Questi rovesciamenti di potere sono la degna conclusione di un complesso processo degenerativo destinato a culminare dopo quelle date nella sconfitta di Atene in guerra. Il volume indaga le raffinate tecniche di controllo del consenso che vennero messe a punto in quegli anni, terminando poi con l'analisi dei nuovi impulsi etici e ideologici che portarono la democrazia ateniese ad una nuova fortunata escalation.
Bologna, 2013. Cm. 21x14, pp. 238, br,
La figura del legionario romano è portatrice di valori che sono espressione di un profondo senso del dovere nei confronti dello Stato. A partire dagli archetipi omerici del guerriero e dall'analisi delle battaglie e degli armamenti oplitici, il libro illustra questa figura nel contesto degli ordinamenti militari prima greci, poi romani, cogliendo le trasformazioni di età monarchica, repubblicana e imperiale. Sono così descritti tattiche, armi ed equipaggiamenti dei legionari, nonché il loro universo culturale, politico e sociale, nel quadro più ampio dell'evoluzione storica degli eserciti nel mondo classico.
Bologna, Il Mulino, 2010. Cm. 22x16, pp. 275, ill. a col. f. t. e figg. in nero n. t., tela e sovrac.
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Il volume ricostruisce vividamente l'assedio di Gerusalemme (estate 1099), nel suo svolgimento, descrivendone i protagonisti, gli ideali che li muovevano, e le profonde rivalità politiche che li dividevano; infine tratteggia le conseguenze che ebbe l'esito di quella prima spedizione crociata in Terrasanta.
Bologna, 2013. Cm. 20x14, pp. 279, figg. 31 in nero n. t., br.
La battaglia di Miaratona, tra le piú famose della storia, fu combattuta e vinta nel 490 a. C. dagli ateniesi contro il potentissimo esercito persiano su una piana costiera a una quarantina di chilometri da Atene. L'episodio, riferito da Erodoto, è stato sempre un rompicapo per gli storici dell'antichità. Come è possibile che gli ateniesi siano usciti vincitori da uno scontro così impari? Krentz descrive i luoghi del conflitto, la dislocazione degli eserciti, gli armamenti, le tattiche e fornisce una documentata e dettagliata ricostruzione della battaglia che, ponendo fine al mito dell'invincibilità persiana, costituì un punto di svolta decisivo nella storia della Grecia e dell'intero Occidente.
Bologna, 2004. In-8¡, pp. 413, figg. 31 in nero n. t., br.
Riviste: no
Bologna, 2014. Cm. 20x12, pp. 189, figg. in nero n. t., br.
Si parla comunemente di un'arte occidentale della guerra che, nata nella Grecia antica ed evolutasi in età romana, costituirebbe tuttora il tratto distintivo, dal punto di vista militare, della nostra civiltà. Precisando quanto vi è di ideologico e quanto di reale in tale immagine, il volume racconta e discute con vivacità questo stile di combattimento (strategia, formazioni, tattiche), così come trovava espressione nello scontro con nemici orientali o barbari. Ne emerge il ruolo centrale della guerra nel mondo antico, così come la sua influenza sulla cultura e la società
Bologna, 2014. Cm. 21x14, pp. 279, br.
Gesú di Nazaret suscitò, nella Galilea e Giudea del tempo dell’imperatore Tiberio, un movimento di «risveglio» rivolto a Israele e fondato sull’annuncio dell’apertura del regno di Dio. Perché la morte infamante di Gesú non mise fine al suo movimento, che anzi ne trasse spunto per un rilancio del suo messaggio anche oltre le frontiere d’Israele? In che modo si costituì, nel secondo secolo, un sistema di poteri e dottrine che sarebbe stato capace d’imporsi all’impero romano? Il libro ripercorre i modelli di fede in Gesú adottati dai vari gruppi di credenti, illustra la concezione del mondo e la pratica di vita che postulavano, e le ragioni per le quali alcuni di tali modelli risultarono vincenti.
Milano, 2014. Cm. 18x11, pp. 319, tavv. 108 in nero f. t., br.
Una trattazione completa ed esauriente della nascita e della decadenza di uno degli eserciti più efficienti della storia militare mondiale: l'esercito romano. Dalla milizia cittadina a quella professionale, dalla devozione agli imperatores all'esercito proletarizzato, sullo sfondo delle grandi battaglie e dei rivolgimeti politici , seguiamo le vicende delle forze armate di Roma antica fino all'imbarbarimento dell'Impero. Sono presenti numerose schede su argomenti specifici nonché di ricchissimo corredo iconografico.
Roma, 2014. Cm. 22x15, pp. 500, br.
Conoscere il cristianesimo delle origini è forse il modo migliore per rendersi conto della sua identità più profonda e più vera. Per fare ciò bisogna partire dalla documentazione risalente al suo primo secolo di vita, studiando altresì l'ambiente con cui il cristianesimo stesso si è trovato in simbiosi. Curato da uno dei più autorevoli specialisti contemporanei, il volume offre un'introduzione al mondo straordinario del Nuovo Testamento, notevolmente arricchita in questa nuova edizione: dalla ricostruzione dello sfaccettato ambiente giudaico e greco-romano a Paolo di Tarso: dalla figura storica di Gesù ai vangeli canonici e apocrifi: dalle attestazioni archeologiche degli inizi al problema del vangelo e dell'Apocalisse di Giovanni: dall'analisi dell'apporto di varie ermeneutiche - giudeo-cristiana, paolina, giovannea - alla delineazione del contesto storico che segna il passaggio dal I al II secolo. Emerge un quadro particolarmente ricco di tonalità, in cui risaltano i personaggi decisivi e le componenti dialettiche di un pensiero religioso eccezionalmente fecondo.
Roma, 2017. Cm. 21x18, pp. 310, br.
Roma, 2004. In-8¡, pp. 349, br.
Milano, Bompiani, 2013. Cm. 22x15, pp. xviii-1388, cart. e sovrac.
Il volume esamina la formazione del pensiero cristiano nel mondo antico, a partire dalla predicazione evangelica e apostolica, allorquando la società cristiana, staccatasi ormai definitivamente dalle sue origini ebraiche, è proiettata con sempre maggior interesse alla diffusione e alla conquista del mondo pagano circostante. Il libro comprende anche una ricca copia di testi, che costituisce un'antologia mai tentata fino ad ora, affinché il lettore possa avere un diretto contatto con il pensiero cristiano dei primi secoli.
Gorizia, 2015. Cm. 24x17, pp. 104, figg. a col. e in nero n. t., br.
Gli ausiliari - reclutati da una vasta gamma di popolazioni bellicose di tutte le province, soprattutto ai margini dell'impero - di solito non erano cittadini romani. La cavalleria ausiliaria rappresentava una potente arma organizzata, disciplinata e ben addestrata, era adatta a condurre azioni sia di disturbo sia d'urto. Questo libro spiega in modo particolareggiato i molti ruoli del cavaliere ausiliario romano, oltre a quello in battaglia, compresa la ricognizione, la comunicazione e i compiti di polizia. Sono analizzate le motivazioni per arruolarsi, le condizioni del servizio e le esperienze di battaglia. Il testo è integrato da numerose illustrazioni a colori.