Descrizione
La ricerca è dedicata a uno spazio limitato e compatto, ma altamente significativo per la intensità delle manifestazioni del culo legato alle immagini (in Toscana soprattutto, ma anche nell’Umbria e nelle Marche), e, avvalendosi di un censimento iconografico ampio, tendenzialmente esaustivo, ha il suo fuoco nel radicamento del culto dell’immagine ‘miracolosa’ nelle pratiche quotidiane di devozione. In un gioco combinato di decodificazione iconografica e di analisi comparata di testi (atti di ultima volontà e fonti agiografiche), l’autore è riuscito a interpretare, come mai era stato possibile prima, effigi, oggetti, rappresentazioni di significato misterioso (ex voto in cera, scultura e ad affresco) che si ritrovano numerosi e talora affollano i luoghi di culto; oggetti diversi, ma che hanno un denominatore comune nella volontà dei committenti di appropriarsi del sacro per garantirsi la salvezza esterna.