Roma, 1952. Cm. 24x17, pp. 36, tavv. 20 in nero f. t., br. e sovrac. con lieve strappo al bordo superiore.
Il volume presenta l'opera di Alberto Ziveri (1908-1990) attraverso una ventina di dipinti (ritratti, scene d'interno, vedute urbane) capaci di render conto della statura artistica del pittore romano. I testi sono corredati da un attento spoglio bibliografico.
Roma, 2016. Cm. 30x24, pp. 303, tavv. e figg. a col. e in nero n. t., br.
Catalogo della mostra: Roma, Istituto centrale per la grafica, 2016-2017.
L’Istituto centrale per la grafica e l’Academia Belgica presentano una mostra di disegni e stampe provenienti dalle collezioni pubbliche e private delle maggiori istituzioni culturali del Belgio. La mostra è posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e di Sua Maestà il Re dei Belgi. L’esposizione illustra attraverso materiali grafici la multiforme varietà scenografica del Barocco fiammingo nei secoli XVII e XVIII, alla luce del Barocco romano, cuore e motore della cultura artistica dell’Europa di quei secoli. Nel Museo dell’Istituto centrale per la grafica saranno esposte oltre 100 opere, tra cui fogli di Giovan Lorenzo Bernini, Alessandro Algardi, Pieter Verbruggen, Philipp Schor, Pieter De Jode, e incisioni da invenzioni di Pieter Paul Rubens, Andrea Pozzo, Domenico Fontana, provenienti dalla Biblioteca Reale del Belgio e dal Musée de la Ville di Bruxelles, dal Museum Plantin-Moretus di Anversa e dal Musée des Beaux-Arts di Liegi; da archivi ecclesiastici belgi; dalla Bibliotheca Hertziana di Roma, e una selezione di disegni, stampe, matrici appartenenti alle collezioni dell’Istituto centrale per la grafica. La mostra invita il visitatore a scoprire la ricchezza dell’architettura e della scultura fiamminga attraverso opere grafiche che rivelano l’influenza decisiva della Roma barocca come fonte di ispirazione per gli artisti fiamminghi. Le sezioni tematiche sono dedicate alle scenografie barocche di chiese, con altari, confessionali, pulpiti; al soggiorno romano degli scultori fiamminghi e alle opere di figura; alle celebrazioni religiose e civili e alle feste, con cavalcate, parate, sfilate di carrozze, e alla celebrazione della Morte con catafalchi e monumenti funebri. Il catalogo, con numerosi saggi di studiosi del Barocco internazionale e le schede delle opere esposte, è edito da De Luca Editori d’Arte. L’iniziativa fa parte di un più ampio progetto triennale (2015 – 2017) dal titolo I fiamminghi e l’Italia, finanziato dal Fonds Baillet Latour di Lovanio, teso a sottolineare l’importanza storica del contributo del Belgio allo sviluppo della cultura italiana, e viceversa, con lo scopo di promuovere la ricerca scientifica e le relazioni tra l’Italia e il Belgio. La collaborazione istituzionale tra l’Istituto centrale per la grafica e l’Academia Belgica, centrata sulla formazione, la divulgazione, la museologia della grafica, è nata nell’estate del 2015 in occasione delle iniziative didattiche a cura del servizio educativo nell’ambito della Summer School con lezioni e visite guidate alle collezioni dell’Istituto sul tema Il mercato delle Stampe in Italia e il contributo “fiammingo” XVI – XVII secolo.
Roma, 1999. Cm. , pp. 102, figg. a col. e in nero n. t., br.
Catalogo della mostra tenutasi a Nettuno nel 1999-2000.
Andrea Sacchi (Nettuno 1599 - Roma 1661), fu pittore del maturo Barocco romano, lui classicista ispirato ai “grandi” modelli come Raffaello, Annibale Carracci e Domenichino in opposizione continua con lo straripante e illusionistico suo coetano Pietro da Cortona. Il suo grande debutto fu la commissione di alcune pale d’altare in San Pietro in Vaticano, a cui seguì la decorazione dei soffitti di Palazzo Barberini e del Battistero Lateranense a Roma.
La mostra di Nettuno di cui si presenta il catalogo, ricostruisce tutta l’attività del Sacchi, parte con opere amovibili parte con riproduzioni e filmati tali da dare un quadro quanto più completo del grande interprete del Classicismo romano del Seicento.
Roma, 2002. Cm. 30x24, pp. 110, figg. a col. n. t., br.
Catalogo della mostra: Roma, Palazzo Venezia, 2002.
Roma, 2015. Cm. 24x17, pp. 170, figg. in nero n. t., br.
Con stile immediato, accattivante, Anna Paparatti, artista ed ex compagna di Fabio Sargentini, racconta, da osservatrice privilegiata, ciò che ancora non sappiamo dei «magnifici anni ’60», ovvero gli angoli in ombra, il quotidiano, gli aneddoti inediti, le fragilità dei protagonisti, la verità della vita vissuta nel cuore di una grande avventura culturale: Roma al tempo delle avanguardie.
Il flusso verbale dell’autrice culla il lettore in una contro-storia dell’arte, perché storia fatta di piccole storie e di affondi nell’umanità dei protagonisti, raccontati in brevi medaglioni, scolpiti con mano ferma nella cera: da Kounellis a Schifano, a Twombly, Angeli, Festa, LeWitt, Fioroni, De Dominicis, Ontani, Mambor, Tacchi, Cintoli, ma pure Calder, Scialoja, Bonito Oliva e numerosi altri.
Il suo operato avviene spesso nell’ombra, ma un’ombra preziosa e feconda.
Roma, 2013. Cm. 21x21, pp. 71, ill. a col. e in nero n. t. br.
Catalogo della mostra: Pisa, Palazzo Blu, 2013.
Il volume che accompagna la mostra ruota attorno alla tela di Artemisia recentemente acquistata da Palazzo Blu, appartenente agli anni del soggiorno napoletano dell'artista. Su quel periodo il catalogo getta nuova luce attraverso la presentazione di documenti e dipinti in parte inediti. Bibliografia, in appendice.
Roma, 1997. In-4?, pp. 407, cent. di ill. a col. in nero n. t., tela e sovrac.
Roma, De Luca, 2010. Cm. 30x24, pp. 327, ill. 40 a col. e 350 in nero n. t., br.
Nell'ambito della collana diretta da Marcello Fagiolo dell' Atlante Tematico del Barocco in Italia, il volume monografico sull' Abruzzo, a cura di Rosanna Torlontano, raccoglie gli atti del Convegno di studi tenutosi presso la Facoltˆ di Lettere dell' Universitˆ 'G. D'Annunzio' di Chieti il 20-22 Novembre 2007.In esso vengono esaminati gli aspetti pi? rilevanti della produzione artistica della regione con particolare attenzione per quella vera e propria opera di cancellazione del patrimonio seicentesco e settecentesco abruzzese che ? avvenuta nella seconda metˆ del XX secolo. Se questa operazione, ad oltre trent'anni di distanza, pu˜ essere oggi contestualizzata trovando una legittimitˆ storica nella formazione estetica dei protagonisti di quella fase, va tuttavia sottolineato che la storia dell'arte non pu˜ prescindere dalle forzate 'assenze', meno che mai laddove esse siano documentato frutto di operazioni arbitrarie.E se in linea di principio risulta assolutamente necessario concentrare gli sforzi per ridefinire complessivamente la situazione culturale e artistica del territorio in quella che comunemente viene chiamata 'etˆ barocca', cio ? tanto pi? vero oggi, all'indomani del sisma che ha dolorosamente colpito l' Aquila e l' Abruzzo, giacché questo volume viene ad acquistare il valore di testimonianza documentale di un tessuto urbano e monumentale oggi drammaticamente danneggiato.
Roma, 1995. Cm. 32x30, pp. 274, cent. di tavv. e ill. a col. e in nero n. t., tela e sovrac.
La nuova edizione accresciuta di almeno 100 dipinti e più di 40 disegni rispetto alla prima monografia sul grande, fecondissimo maestro genovese, del quale si presenta l'opera.
Bernardo Strozzi, detto Il Cappuccino o Il Prete Genovese (Genova 1581 - Venezia 1644), artista formatosi a Genova a contatto della pittura locale, dei toscani ivi presenti, dei milanesi, e più tardi dei fiamminghi – soprattutto Rubens e Van Dyck – operò a Genova e a Venezia.
La studiosa fa qui rivivere, con personale e documentato giudizio, la figura dell'artista dalla prima formazione in ambiente genovese fino al pieno affermarsi della sua opera, ricercatissima da religiosi e patrizi. Le sue opere possono essere ammirate a Palazzo Rosso, Palazzo Bianco o presso la biblioteca Marciana, ecc.
L'enorme lavoro di raccolta di dati e riproduzioni, lo studio critico dell'artista che viene a sintetizzare gli innumerevoli aspetti di un'opera, oggi sparsa in tutto il mondo sarà di valida, indispensabile guida per ogni studioso e amatore d'arte che desideri conoscere l'eccezionale produzione del pittore.