Venezia, Marsilio, 2011. Cm. 26x18, pp. 599, figg. a col. e in nero n. t., br.
Catalogo della mostra tenutasi a Venezia nel 2011.
Il volume presenta le cinquecentoquarantotto opere che scandiscono il percorso espositivo dell'odierna biennale veneziana. La maggior parte di esse sono riprodotte in catalogo e commentate da una breve nota critica. Comun denomitare della manifestazione del 2011, la luce, metafora stessa dell'opera d'arte avvertita come esperienza unica e illuminante.
Firenze, 2006. In-8¡, pp. 80, ill. a col. e in nero n. t., tela e sovrac.
Cataloghi della mostra tenutasi a Firenze nel 2005.
Riviste: no
Milano, Postmedia, 2012. Cm. 16x12, pp. 64, figg. in nero n. t., br.
Il volumetto nasce da una lunga conversazione tenutasi a Roma il 13 luglio 2011 in cui Achille Bonito Oliva racconta la sua avventura intellettuale attraverso una mappa di argomenti legati non solo all'arte e alla critica d'arte, ma anche ad incontri, luoghi ed occasioni esemplari.
Milano, 2015. Cm. 24x17, pp. 64, figg. a col. e in nero n. t., br.
Catalogo della mostra: Siena, Palazzo del Comune-Magazzini del sale, 2015.
Il volume presenta le singolari opere d'arte dell'artista e matematico Carlo Franzoso, in arte "Agathos", le cui creazioni sono state esposte recentemente al Louvre di Parigi, al Leonardo da Vinci di Milano e permanentemente presso alcuni musei della matematica italiani. Il linguaggio matematico, geometrico o semplicemente numerico, alla base delle intuizioni artistico-scientifiche di Agathos, è perfettamente compatibile con l'idea di una matematica e di una geometria il cui ruolo, ridisegnato in chiave moderna, è di esplorare la realtà nei suoi piani informali e metafisici, e trovare traccia di un Principio che tutto muove. Le soluzioni innovative di Agathos fanno di lui l'esponente primario di una corrente come quella della Transgeometria e possono essere comprese sola alla luce di una conoscenza approfondita di concetti matematici, e in parte filosofici, che l'autore ha saputo tradurre sapientemente in colore. L'uso delle forme e dei colori, ma anche delle cifre che compaiono nelle opere pittoriche di Agathos narra una realtà informale dove il numero e il colore non sono più espressivi di un fattore quantitativo, bensì qualitativo.
Milano, Postmedia, 2012. Cm. 21x15, pp. 206, br.
Il volume analizza l'arte moderna e contemporanea in base alla loro funzione ideologica. L'arte viene presentata al pubblico - secondo l'assunto di Groys - in due modi: come merce e come strumento di propagand politica, ma nonostante ciò riesce a mantenere una sua autonomia, un suo potere. Altri temi affrontati: il passaggio di potere dal critico al curatore, la sostituzione dell'opera d'arte con la sua documentazione, la necessità del museo di aprirsi a pratiche eterogenee e localizzate.
Pistoia, 2009. Cm. 29x25, pp. 456, tavv. e ill. a col. e in nero n. t., cart. e sovrac.
Il volume propone un panorama completo sulle opere di arte ambientale della Collezione Gori conservate nel parco della Fattoria di Celle. Vengono infatti trattati tutti gli artisti che nel corso degli anni hanno lasciato un loro segno nel parco della villa settecentesca e vengono proposte fotografie, schizzi, progetti, testi, ecc. insomma tutto quanto racconti e testimoni il rapporto che gli artisti hanno avuto con questo singolare e inconsueto angolo di Toscana.
Roma, 2016. Cm. 22x15, pp. 313, figg. in nero n. t., br.
Ogni opera d’arte è composta da materiali in cui si trasferiscono le idee e si incorporano le immagini, attraverso specifici procedimenti esecutivi. Le scelte degli artisti e gli stimoli della cultura industriale e postindustriale hanno portato, dall’inizio del secolo XX e fino ai nostri giorni, profondi cambiamenti nei metodi e nelle materie, contribuendo a mutare la configurazione e la nozione stessa di opera: da statica ad animata, da unicum a ripetibile, da compiuta a instabile ed effimera, da immodificabile a processuale e manipolabile, da oggetto di contemplazione a oggetto di partecipazione. Tanto che non si può comprendere la storia dell’arte contemporanea senza riflettere sulle invenzioni tecniche che l’attraversano, via via modificandosi in molteplici diramazioni. Il libro ripercorre i momenti più importanti di questa storia, addentrandosi nelle vicende e nelle esperienze del rapporto tra arte e tecnica, e indicando a studenti e studiosi una serie di percorsi e interpretazioni.
Roma, Carocci, 2011. Cm. 21x13, pp. 182, ill. 56 a col. f. t. e figg. in nero n. t., br.
Il libro descrive la nascita e l'affermazione dell'Espressionismo Astratto americano americano, del Neo-Dada e poi dell'arte pop, e, parallelamente, osserva i drammatici eventi artistici e culturali dell'arte europea nel secondo dopoguerra.
Bologna, 2013. Cm. 21x13, pp. 149, ill. 30 a col. f. t. e figg. in nero n. t., br.
Il primo tratto del Duemila è stato segnato da una serie di avvenimenti che hanno ridefinito l’assetto sociale e culturale internazionale. I confini linguistici e operativi che separavano i diversi ambiti territoriali si sono sgretolati, in un processo inarrestabile che ha nella multiculturalità e nel crollo delle ideologie i propri elementi propulsori. Le arti figurative hanno risposto a tale stato di cose mettendo in moto una spiccata poliedricità sintattica ed espressiva da cui deriva un generale eclettismo che costituisce la nota dominante del periodo: in sintesi, una Babele linguistica. L’autore riflette sui principali orientamenti che hanno caratterizzato gli ultimi anni tentando di avviarne una prima, possibile storicizzazione, aperta a futuri approfondimenti.
Roma, Carocci, 2011. Cm. 21x13, pp. 217, ill. 58 a col. f. t. e figg. in nero n. t., br.
Collana: Quality paperbacks 343.
Il volume offre un'introduzione sintetica ai tre movimenti, delineati nei contesti storico-geografici di appartenenza. Tenendo conto dei contributi critici recenti sono messi a fuoco temi quali il rapporto fra tradizione e modernità, il confronto dell'artista con il mercato e la società dei consumi, il valore politico della protesta dada, il potere dell'immagine fotografica nella comunicazione di massa.
Milano, 2013. Cm. 21x15, pp. 155, figg. in nero n. t., br.
L'arte contemporanea, dalle avanguardie storiche fino ad oggi, è piena di citazioni, intese come prelevamento operato dall'artista su opere d'arte che giungono a noi in quanto forme già codificate dalla storia dell'arte. La citazione tocca trasversalmente diversi linguaggi della ricerca visiva: dalla pittura alla scultura, dalla fotografia al cinema e alla videoarte.
Cinisello Balsamo, Silvana, 2011. Cm. 24x17, pp. 271, figg. in nero n. t., br.
Collana: Biblioteca d'arte contemporanea.
Il libro propone una rivisitazione di alcuni aspetti delle esperienze culturali e delle strategie artistiche dell'Europa centrale. L'opera presenta l'intricato e contradditorio settore culturale fra gli anni cinquanta e i giorni nostri, sottolineando in particolare il rapporto fra produzione culturale e potere politico.
Assago, 2009. In-8¡, pp. 261, tavv. e ill. a col. n. t., tela e sovrac.
Vasta selezione di artisti italiani contemporanei di cui si offrono profili biografico-critici, peculiariatˆ stilistiche e quotazioni di mercato.
Cinisello Balsamo, 2008. In-8¡, pp. 139, ill. a col. e in nero n. t., br.
Catalogo della mostra tenutasi a Firenze nel 2008-2009. Testo inglese a fronte.
Riviste: no
Milano, 2005. In-8¡, pp. 102, ill. a col. e in nero n. t., br.
Catalogo della mostra tenutasi a Milano nel 2005.
Riviste: no
Firenze, Giunti, 2012. Cm. 32x25, pp. 223, tavv.e ill. a col. n. t., br.
Catalogo della mostra tenutasi a Firenze nel 2012.
Vengono esposte, nelle sale della Galleria dell'Accademia di Firenze, le opere di trentacinque fra i più rilevanti artisti contemporanei italiani e stranieri. I pezzi, spesso di grande formato, sono posti a diretto contatto con le più celebri sculture di Michelangelo, quali il DAvid e i Prigioni. Fra i maestri presenti: Bacon, Catelani, De Dominicis, Klein, Kounellis, La Rocca, Ontani, Paolini.
Milano, Electa, 2013. Cm. 23x15, pp. 127, figg. a col. n. t., br.
Monza, 2015. Cm. 23x24, pp. 263, tavv. e ill. a col. e in nero n. t., cart.
Catalogo della mostra: Milano, Pinacoteca di Brera, 2015.
L’arte è sempre contemporanea. Da questo principio e dalla rinsaldata collaborazione tra la Pinacoteca e l’Accademia di Belle Arti nasce la mostra “Brera in contemporaneo. Fabro Garutti Kounellis Paolini”, nel segno di quattro grandi artisti che in modi diversi hanno legato il proprio nome a Brera. Un’esposizione votata alla presenza attiva dell’arte contemporanea in un museo storico qual è la Pinacoteca è nello spirito di una tradizione che vede da sempre nell’intero Palazzo di Brera un laboratorio aperto al nuovo, e allo stesso tempo aggiorna il messaggio rivoluzionario di eventi come il “Processo per il museo”, nella breve stagione degli anni settanta di Franco Russoli, spronando a viverlo come uno spazio dinamico e un luogo di continua rinascita delle arti. Per Luciano Fabro vengono riproposti Groma per Spinoza, Io (L’uovo) e Modi di mettere le lenzuola, mentre Alberto Garutti, Jannis Kounellis e Giulio Paolini hanno concepito appositamente le loro installazioni per gli spazi della Pinacoteca, dalle grandi sale napoleoniche alla cappella di San Giuseppe, a diretto contatto e “in simultanea” con i capolavori di Raffaello, Bernardino Luini, Bramantino e Caravaggio. Nella compresenza di opere di epoche differenti l’allestimento ritrova e rinnova il senso della pratica espositiva e il ruolo che l’intero Palazzo di Brera vuole riacquistare: essere un luogo di ascolto, di sorpresa, di ricerca personale e interiore, capace di farsi continuamente contemporaneo.
Testo: italiano / inglese.
Torino, Allemandi, 2012. Cm. 19x12, pp. 479, ill. a col. n. t., br.
Indispensabile guida illustrata alla lettura e alla comprensione dei meccanismi che presiedono alla lettura e all'interpretazione dell'opere d'arte contemporanea.
Torino, 2016. Cm. 20x12, pp. 496, ill. 85 a col. n. t., br.
Che differenza c’è tra Astrattismo geometrico e Neo-geo? Come si distingue l’Informale dall’Action painting? E l’arte cinetica dall’arte elettronica? Ebbene sì, l’arte contemporanea è «difficile»: lo è perché si sviluppa in gran parte lontano da esigenze narrative figurative, ma anche perché questo secolo detiene il record assoluto di nascite e altrettanto repentine eclissi di avanguardie, tendenze e movimenti, con una decisa impennata nell’ultimo cinquantennio. In questa sua guida all’arte del dopoguerra Angela Vettese, critico militante (scrive regolarmente su «Il Sole-24 Ore») mette ordine in quasi mezzo secolo di ricerche, realizzando un chiaro vademecum finora assente e invocato dagli appassionati dell’arte del nostro tempo. È un’agile mappa dell’arte contemporanea il cui punto di riferimento è la ricostruzione dei diversi movimenti e delle teorie messi in relazione con l’effervescente attività di un circuito di gallerie, critici, musei e artisti: il famoso «sistema dell’arte».
Milano, 2013. Cm. 29x22, pp. 448+75, cent. di ill. a col. e in nero n. t., cart. e sovrac.