Descrizione
Il saggio incentrato sui busti antichi e all’ antica nel Palazzo Imperiale di Campetto e nella villa di Sampierdarena, procede dallo studio archeologico dei pezzi e considera in parallelo l’inventario della biblioteca di Gio. Vincenzo Imperiale, uno dei più significativi intellettuali dell’ epoca. Egli accrebbe il fasto delle dimore famigliari incrementando la raccolta di sculture, dipinti e libri. L’ inventario di questi ultimi mette in luce la cultura classicistica, gli interessi eterogenei e la multiforme personalità dell’ aristocratico, mecenate e collezionista, uomo politico, poeta ed ideatore di imprese. Da queste peculiarità derivano alcune suggestive ipotesi interpretative che distinguono i marmi Imperiale nel campo del collezionismo antiquario genovese tra XVI e XVII secolo.